Pianificazione strategica

La personalizzazione dei trattamenti come vantaggio competitivo

Nel settore dell’estetica professionale la cura del corpo è un tema molto ampio, che spazia dal trattamento dedicato alla cellulite, a quello specifico per le smagliature, per arrivare all’eliminazione dei peli superflui. Non tutti questi bisogni sono però avvertiti allo stesso modo dai clienti di un centro estetico. Se consideriamo infatti i soli trattamenti corpo, ci accorgiamo che il loro peso è abbastanza ridotto rispetto alle richieste di servizi estetici degli italiani: solo il 13% dei consumatori intervistati in occasione di una recente analisi di mercato[1] ha dichiarato di usufruire di trattamenti corpo mirati.

I numeri cambiano, invece, se si considerano anche i servizi di epilazione, menzionati dal 39% degli intervistati, e i massaggi, richiesti dal 28%. Il profilo demografico dei fruitori dei trattamenti dedicati al corpo è inoltre molto diverso in base al trattamento considerato: tra le donne, ad effettuare maggiormente trattamenti corpo specifici e massaggi, sono le signore della fascia d’età compresa tra i 25 e i 44 anni, mentre l’epilazione è più richiesta dalle ragazze tra i 15 e i 24 anni. Il massaggio, soprattutto quello relax, è infine il trattamento più richiesto tra gli uomini.

In un quadro così articolato, riuscire a rispondere adeguatamente alle richieste di target molto diversi non è di certo facile. Un’indicazione importante ci arriva però dagli stessi clienti: secondo un’indagine sulla soddisfazione della clientela dei centri estetici[2], uno degli elementi su cui i clienti stessi consigliano di puntare per migliorare l’offerta dei trattamenti corpo è la personalizzazione del servizio

Come nel settore della moda un abito sartoriale è considerato di maggior valore rispetto ad uno del pronto moda, allo stesso modo, in estetica un percorso di trattamenti personalizzato in base alle esigenze e agli inestetismi del cliente è considerato di maggior valore rispetto ad una proposta standard fatta a tutti indistintamente.

L’evoluzione tecnologica delle apparecchiature e l’innovazione scientifica dei cosmetici che caratterizzano il settore dell’estetica professionale mettono oggi a disposizione dell’estetista un armamentario variegato di strumenti da poter combinare per offrire ad ogni cliente una risposta personalizzata al suo inestetismo. Rimane però il fatto che, nonostante l’importanza che gli strumenti a disposizione possano avere per riuscire ad ottenere dei risultati significativi, la personalizzazione dei trattamenti può essere messa in atto solo a seguito di un’accurata diagnosi, volta ad individuare eziologia e stadio evolutivo dell’inestetismo per ogni singolo soggetto trattato. La capacità di analisi degli inestetismi però non può essere data per scontata, e per chi volesse puntare sulla personalizzazione del servizio sarebbe opportuno frequentare una specifica formazione finalizzata ad approfondire le proprie competenze diagnostiche, al fine di poter trasformare questa capacità in un importantissimo vantaggio competitivo per l’istituto.

Il processo di personalizzazione del percorso di trattamenti non si esaurisce però nella sola fase di diagnosi, ma deve essere sviluppato anche nel corso delle sedute, per poter essere in grado di effettuare delle eventuali “correzioni” della proposta iniziale, in base alla risposta del singolo soggetto ai trattamenti. Non a caso infatti, dalla stessa indagine sulla soddisfazione della clientela dei centri estetici italiani è emerso come un elemento debole della proposta di trattamenti corpo in estetica fosse proprio l’incapacità degli operatori professionali di gestire il mancato ottenimento dei risultati attesi dai clienti. 

Spesso questo accade perché i percorsi corpo si sviluppano in un arco temporale piuttosto lungo e la percezione dei risultati finali viene influenzata da diversi fattori, tra cui delle aspettative iniziali eccessivamente alte rispetto al risultato realmente ottenibile, piuttosto che l’incapacità del cliente di percepire il prima e dopo a distanza di mesi. Ecco perché il soddisfacimento delle aspettative del cliente non può essere indagato a fine percorso, come invece troppo spesso accade, ma occorre creare dei momenti di controllo in itinere durante il ciclo di trattamenti, al fine di monitorare costantemente i risultati quando si è ancora in tempo per effettuare delle eventuali correzioni, e soprattutto per poter accompagnare il cliente nella corretta valutazione di ciò che si va ottenendo. L’estetista che intende puntare sulla personalizzazione dei trattamenti per riuscire a differenziarsi dalla concorrenza, deve quindi diventare una vera e propria Consulente di Bellezza del proprio cliente, in grado di costruire per lui una proposta su misura per ogni inestetismo (dalla cellulite all’eliminazione dei peli superflui) e accompagnarlo durante tutto il percorso di trattamenti che sceglierà di intraprendere, partendo da obiettivi condivisi su cui poi valutare i risultati passo dopo passo.


[1] Nuovi canali distributivi per la cosmetica in Italia “Focus sui Centri Estetici” – Istituto Piepoli per Cosmetica Italia, 2018

[2] Indagine sulla customer satisfation dei centri estetici – Alias per Cosmetica Italia, 2015

Tratto da LES NOUVELLES ESTHETIQUES – ITALIA, numero 356

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